Francesco Scianna

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Architetto di mestiere e stimato pittore futurista abita a LOZZO ATESTINO. Di famiglia siciliana, Francesco Scianna nasce a Padova nel 1942. Nel 1971 si laurea in Architettura a Venezia e poi svolge la professione di architetto, ma la sua grande passione resta la pittura, ispirata ai grandi maestri del futurismo. Le auto d’epoca sono il tema ricorrente nelle sue litografie e nelle sue tele. Nel 1972 acquista la grande casa sul Monte Lozzo, che diventa la sua dimora per i periodi che trascorre in Italia. Vive a Londra, dove svolge la professione di pittore e collabora alle più prestigiose aste inglesi. Ha recentemente collaborato al restauro della palladiana «Villa Saraceno» di Agugliaro, nel Vicentino. Nella casa di via Rovere, Francesco Scianna vive con la moglie Mary. Ha tre figlie: Eva, Emma e Giulia. (s.g.)

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Il tema di queste folle anonime e incapaci di reagire coscientemente all’uragano che incombe è troppo ricorrente per non indurci a cogliervi una rappresentazione simbolica del nostro tempo; del resto anche negli scritti di Scianna l’incubo apocalittico è chiaramente evocato, disperatamente paventato.
Credo sia chiaro da questo breve discorso che non ci lasciamo affatto ingannare dalle apparenze; non vi è nulla di scenografico in questi dipinti; vi è al contrario una tragica visione, che ci sembra discendere direttamente da quel filone “gotico” dell’espressionismo inglese di questo dopoguerra (anche Sutherland non sfugge certo all’attenzione di Scianna), che rappresenta un punto di riferimento abbastanza inconsueto della odierna pittura italiana.
Anche da un altro punto di vista queste inquadrature prospettiche risultano insolite; non si tratta di una prospettiva intesa a dare ordine e sostanza alla realtà, anche se, da buon Architetto, Scianna ne rispetta le regole tradizionali. Ma in verità della prospettiva alla fin fine, non rimangono che le linee direzionali, sicché gli edifici (cattedrali, stazioni, gallerie, porticati) risultano svuotati di ogni consistenza volumetrica, quasi corpi trasparenti e smaterializzati. Ed è proprio in questo effetto di trama inconsistente di ogni struttura il connotato essenziale di questa pittura, nella quale anche il colore perde ogni sostanza, o meglio si fa livido e gelido come una tintura all’ anima.

LICISCO MAGAGNATO “gennaio 1983 – Verona”

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Dinamismo simultaneo di bolidi

Dinamismo simultaneo di bolidi

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Historic grand prix

Historic grand prix

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Francesco Scianna

Francesco Scianna

mani

Masarik 1998

Masarik 1998

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Dinamismo di bolide

Dinamismo di bolide

prima prova

Condottiero

Condottiero

Francesco Scianna

Francesco Scianna

trittico

Francesco Scianna

Francesco Scianna

at work

Featured Works

1967 – Grande pannello “Figure in bianco e nero”,

150×180, per lo studio fotografico John
Street, Sloane Sq., Chelsea, Londra

1969 – Gruppo di opere grafiche per il Bureau de Réception Entreprise Henry Polli, Martigny, Valais, Suisse.

1970 – Grande tela “Architettura e figure”, cm. 280x

220, per la Kongress Halle, Università di

Giessen, Rep. Fed. Tedesca.

1975 – Grande tela “Foglie nella fabbrica”, cm. 200x

180, per l’ufficio direzionale della Siderurgica

Gabrielli SpA, Cittadella.

1978 – Gruppo allegorico “Architetture organiche”, cm. 150×320, per la sala conferenze Groupe Stoll-Giroflex, Tiengen, Rep. Fed. Tedesca

1978 – Grande tela “La fabbrica aperta”, cm. 200x

180, per l’ufficio direzionale delle Officine

Costantino Ghiro, Abano Terme

1981-82 – Grande tela “Stazione”, cm. 270×160, per la sala conferenze delle Officine di Cittadella, Cittadella

Grande tela “Fabbrica e cattedrale”, cm.

200×160, per gli Stabilimenti Velo-Dal brenta, Fontaniva.

Among his realizations:

1967 – Great panel “Figures in black and white, cm.

150×180, Johns Street’s photographic studio,

Sloane Square, Chelsea, London

1969 – Graphic design tor “Bureau de Réception En- treprise Henry Polli, Martigny, Valais, Switzer- land.

1970 – Great canvas “Architecture and figures”, cm.

280×220 – Kongress Halle, Giessen Univer-

sity, Germany

1975 – Great canvas “Leaves in the factorie”, cm.

200×180 – Siderurgica Gabrielli offices, Citta-

della.

1978 – “Organic Architectures”, cm. 150×320 – con- ference hall Groupe Stoll-Giroflex, Tiengen, Germany.

1978 – Great canvas “The open factorie”, cm. 200x

180 – Ghiro C. workshops – Abano Terme.

1981-82 – Great canvas “Station”, cm. 270×160 – confe- rence hall Cittadella’s workshops, Cittadella Great canvas “Factorie and cathedral”, cm.

200×160, Velo-Dalbrenta workshops, Fonta-

niva.